giovedì 13 settembre 2012

Scrivono di noi...



LINK:

http://milanoinmovimento.com/milano/baggio-ci-piace-cosi-esperimenti-di-cambiamento-di-un-quartiere-partendo-dalle-relazioni

 http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/07/12/news/milano_scopre_il_condominio_day_festa_in_cortile_per_fare_amicizia-38909655/

http://baggio.milanotoday.it/forze-armate/aggressione-via-ceriani.html

http://www.baggiox.it/component/content/article/46-in-evidenza/211-la-presa-della-piazzetta


Da "Milanoinmovimento", 16 luglio 2012:
 “Baggio ci piace così”: esperimenti di cambiamento di un quartiere. Partendo dalle relazioni. -
Milano che cresce, in altezza, in cemento, in internazionalizzazione. La Milano dell’EXPO che arriva, della moda e degli aperitivi in centro. La Milano del lavoro dove tutto sembra, soprattutto da fuori (ma spesso anche da immagini distorte che arrivano dall’interno), una città in progresso, in evoluzione…..una città “avanti” (detto in gergo) tesa verso il futuro della sostenibilità e della vivibilità urbana.
Ma siamo proprio sicuri che sia così?
A Baggio da qualche settimana è in corso un fenomeno tanto piccolo e silenzioso, quanto interessante: la riappropriazione degli spazi comuni da parte degli abitanti del quartiere, e, soprattutto, la costruzione e il rafforzamento di relazioni, come tecnica di prevenzione e di gestione del conflitto.

Francesca, una delle ideatrici ed organizzatrici delle iniziative, ci ha raccontato ciò che segue:
“Mi sono trasferita a Baggio 5 anni fa con la mia famiglia. Abbiamo scelto questo quartiere per l’aspetto caratterizzante che lo contraddistingue, e cioè la realtà simile a quella di un paese.
Baggio infatti, pur essendo diventato ormai parte (amministrativamente) della città di Milano, è sempre stato un’entità indipendente, agricola e rurale: per questo conserva ancora, nelle strutture, nella posizione rispetto alla città, ma anche nello stile di vita di molti suoi abitanti, una caratteristica da borgo, da paese.
Abbiamo trovato una realtà molto piacevole, umana ed amichevole: tutti si conoscono, ci sono ancora le botteghe, i bar dove si discute di calcio e di politica, è una realtà raccolta e socialmente viva. Ci piace e amiamo viverla: purtroppo però anche qui, come in tanti altri luoghi, spesso si accendono conflitti che non vengono gestiti in modo adeguato, e che rischiano di compromettere il benessere di tutti.”
Francesca racconta che, qualche mese fa, una banale lite tra vicini di casa è degenerata in un grave episodio di violenza. Partendo da questa esperienza negativa, però, con un gruppo di vicini e abitanti della zona, ha deciso di valorizzare gli aspetti positivi del quartiere (partecipazione, socialità, apertura) per creare e rafforzare una rete di relazioni che servissero da elemento preventivo per l’emersione di altri futuri conflitti. Ma, soprattutto, per limitare l’utilizzo di metodi violenti (verbali o fisici) per la risoluzioni di problemi tra vicini.
In questo “esperimento sociale” sono stati anche valorizzati gli spazi comuni del quartiere, creando così senso di appartenenza, socialità basata proprio sul vivere comune dei luoghi, rafforzando, così, l’identità e i legami con il quartiere stesso.
“In un po’ ci siamo trovati, amici o semplici vicini e ci diamo detti che non ci piace la violenza come modo per risolvere le questioni, così abbiamo lanciato la nostra prima iniziativa, una merenda in piazza per i bambini. A osservazioni come” fatti i cazzi tuoi”, (quasi a dire di stare lontani da un conflitto aperto che avrebbe potuto coinvolgerci), la nostra risposta è che quello che succede fuori dalla nostra porta sono decisamente cazzi nostri. La vivibilità del nostro quartiere ci riguarda, così come la possibilità di vivere in una realtà dove problemi, questioni o difficoltà si possono risolvere basandosi sul reciproco aiuto e solidarietà, o, almeno, con una civile comunicazione basata sul rispetto.”
L’iniziativa, partita come caso isolato, è piaciuta a tale punto a molti degli abitanti di Baggio, che è stata replicata, con il coinvolgimento attivo di persone che hanno contribuito all’organizzazione e all’ideazione: fino ad ora sono state realizzate una merenda, la proiezione della partita in piazza, un aperitivo con spettacolo di danze greche e un concerto. Altre attività sono in programma nelle prossime settimane, con l’obiettivo di coinvolgere sempre più persone nella loro organizzazione e fruizione.
“La cosa bella e stupefacente”, conclude Francesca “è che la partecipazione delle persone non si ferma al mero interesse personale, in difesa dei propri spazi, amici o libertà individuali. Ho notato che molte persone si sono avvicinate a queste piccole iniziative con la voglia di contribuire con competenze, idee,conoscenze e capacità, in vista della promozione di un’idea di convivenza comune”.
Questa semplice storia, di persone che vivono una quotidianità come tante altre, è straordinaria perché può farci ripensare al senso del rilancio della vita dei quartieri, all’utilizzo degli spazi collettivi per una socialità che significa costruzione di convivenza, e, soprattutto, ad un concetto di “sicurezza” diverso, creato dalle persone, basato sulle relazioni e sulla conoscenza."
Da Milano Today, 18/06/2012:
"Lunedì 11 giugno si è verificato un litigio per futili motivi a Baggio, che per poco non si è trasformato in tragedia. E' successo in via Ceriani: tutto è partito da una discussione tra vicini di casa per un furgone parcheggiato nei pressi di un cancello. Il risultato: tre persone (tra cui una donna) finite all'ospedale in codice verde per controlli medici, due all'Humanitas e una al San Carlo. Secondo alcuni racconti, la prima vittima dell'aggressione sarebbe stata la donna. Stando alla ricostruzione della polizia, un uomo avrebbe subìto un taglio alla testa (tramite una specie di listino di legno dello spessore di 2 cm e della lunghezza di 5 cm) e un altro uomo un pugno al volto. Gli agenti, intervenuti insieme al 118, hanno invitato le parti a sporgere querela.
Nel frattempo all'interno del quartiere si è discusso su come arginare sul nascere eventuali escalation di violenza. Con questo spirito sabato scorso è stata organizzata, nel pomeriggio, una festa in cortile (vedi foto) che aveva l'obiettivo di coinvolgere il vicinato alla socializzazione. La festa è stata chiamata "Baggio ci piace così". L'obiettivo, cercare occasioni per fare qualcosa tutti insieme, in modo da sentirsi davvero coinvolti in un'esperienza di comunità. Per esempio è stato proposto - tra le altre cose - di partecipare tutti insieme a un gruppo d'acquisto solidale. Una soluzione forse atipica rispetto a un più spontaneo senso di paura e di chiusura in sé stessi: magari, però, porterà i suoi frutti."

Da BaggioX: "Prosegue l'offensiva socio-culturale per la conquista definitiva della piazzetta di via Ceriani 26/28 in chiave solidale. Dopo le violenze, le feste la fanno da padrone. Fuori tutte le istanze negative e fuori tutti i soggetti negativi, anzi: positivizziamoli.
Gli abitanti dell'agglomerato di corti di via Ceriani decidono di venire allo scoperto e di occupare, per una sera, casa loro; o meglio: la piazzetta del 'Murunasc'. L'asfalto, in questo caso sconnesso e messo un po' male, è del popolo e tale deve continuare ad essere.
Le avanguardie creative che abitano i luoghi un tempo centro della 'movida' di Baggio, composta da anziani in ciabatte che  si recavano dall'Appiani a prendere la soda, dall'Arienti a prendere la cervella e dal Meazza a prendersi il bianchin'sprusà con l'uovo sodo, ci riprovano: dopo il successo del primo aperitivo, della proiezione finale dell'europeo, i gggiovani di Ceriani organizzano un aperitivo musicale, che non si sa' bene cosè, però garantiscono che si mangia e, soprattutto, si beve.
Ci sarà la sangria preparata dalla Moema, catapultata direttamente dai territori liberati del Guaranà, seguita dalle danze greche di Laura, anche lei liberata dalla crisi economica europea, e dal gruppo musicale 'I dubbiomiassale' (figuriamoci noi). 
E' un importante momento di socialità, di libertà e di divertimento dedicato a tutti coloro che hanno voglia di vivere sereni, di intendere la convivenza come una condivisione e non come una divisione, emarginando coloro che fanno della prepotenza e violenza una ragione di vita e includendo tutti quelli che decidono di mettersi a vario titolo a servizio della socialità.
Per chi non è ancora in vacanza si raccomanda la partecipazione con figli, nonni e consiglieri di zona al seguito per far sentire la vicinanza ai loro vicini. Perchè non accada mail più."



Potrebbe interessarti: http://baggio.milanotoday.it/forze-armate/aggressione-via-ceriani.html
Leggi le altre notizie su: http://www.milanotoday.it/ o seguici su Facebook: http://www.facebook.com/MilanoToday